UFFICIO NAZIONALE PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Veritas in caritate n. 10/1 (2017)

Riconciliazione in cammino «L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione»
2 Febbraio 2017

Riconciliazione in cammino
«L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione»: questo è il passo delle Sacre Scritture che è stato scelto per guidare la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2017 in modo da invitare, cosi come mette bene in luce il sussidio preparato dai cristiani della Germania, a porre una particolare attenzione sulla centralità dell’abbandonarsi nelle mani di Dio per farsi condurre sulla strada del perdono e della riconciliazione come tappa irrinunciabile per la costruzione dell’unità visibile della Chiesa che rende più efficace e credibile l’annuncio e la testimonianza della Parola di Dio. Si tratta di un tema che, per certi versi, non è nuovo, per il movimento ecumenico, come testimoniano documenti e iniziative, soprattutto a partire dagli ultimi anni del XX secolo, quando in ambiti diversi si è posto la questione di come procedere a una «guarigione» delle memorie. Anche per questo si è deciso di ripubblicare, nelle Memorie Storiche, un breve testo di mons. Alberto Ablondi sul rapporto tra cammino ecumenico e riconciliazione, pubblicato dal vescovo di Livorno nel 1973.
In questo anno nel quale si commemora il 500° anniversario della nascita della Riforma, il tema della riconciliazione nel cammino ecumenico acquista una dimensione del tutto nuova alla luce della commemorazione comune di questo anniversario, così come si è venuta definendo nel corso della preparazione a questo anniversario. La celebrazione ecumenica di Lund, il 31 ottobre 2016, ha indicato una strada per vivere questo anniversario in uno spirito che aiuti a comprendere le ricchezze del XVI senza dimenticare le censure, i silenzi, le violenze che per secoli hanno impedito ai cristiani di vivere le ricchezze che nascevano da domande e progetti di uomini e di donne di fede. Su questo aspetto è particolarmente utile l’intervento del cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, pubblicato su «L’Osservatore Romano», che si può leggere in Verso un anniversario ecumenico: 1517-2017 di questo numero.
Le tante iniziative, che anche in Italia, sono state messe in cantiere per commemorare il 500° annniversario mostrano non solo una straordinaria vitalità del dialogo ecumenico, ma quanto ancora attuali siano domande e progetti per la Riforma della Chiesa. Tra le tante iniziative pare importante ricordare il convegno internazionale Ri-leggere la Riforma. Riletture teologiche, storiche, giuridiche, artistiche e letterarie della Riforma del XVI secolo che si svolgerà a Firenze nei giorni 20-22 febbraio; il Convegno promosso dal progetto di ricerca storico-religiosa Eredità della Riforma. Leggere e rileggere la Riforma a 500 anni dal suo inizio, sarà aperto, tra gli altri, dal vescovo Munib Younan, presidente della Federazione Luterana Mondiale, dal cardinale Giuseppe Betori, arcivesovo di Firenze, e da mons. Piero Coda, preside dell’Istituto Sophia di Loppiano. Il convegno si articolerà in una Sessione Inaugurale e quattro sessioni tematiche: Vedere. Immagini dalle Riforme del XVI secolo; Raccontare. Storia e storie della Riforma del XVI secolo; Ascoltare. Voci dalla Riforma nel tempo e nello spazio e Ripensare. Letture ecumeniche della Riforma.
In questo numero di «Veritas in caritate» si è dato ampio spazio alle inziative, promosse in tante diocesi, con modalità molto diverse, per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani; pur nel carattere provvisorio di questa Agenda, che è stata redatta grazie al concorso di tutti coloro che hanno voluto condividere quanto organizzato per vivere ecumenicamente questi giorni, emerge con chiarezza quanti cristiani siano coinvolti nel dialogo ecumenico in Italia, con un quotidiano e concreto impegno per far conoscere sempre meglio la pluralità di tradizioni cristiane che costituiscono il cristianesimo in Italia nel XXI secolo. Sempre nell’Agenda si è dato spazio anche agli incontri per la celebrazione della Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei. Quest’anno – si può dire – inizi una nuova stagione nella celebrazione di questa Giornata, che ha assunto sempre più una dimensione ecumenica per il livello di coinvolgimento dei cristiani di diverse confessioni, presenti in Italia, nella progettazione e nella celebrazione; infatti, dopo aver concluso un decennio nel quale cristiani e ebrei hanno riflettuto insieme sulle Dieci Parole, si apre ora un cammino di approfondimento sulle Meghillot a partire di Rut, così da rendere sempre più presente nella vita quotidiana il dialogo ebraico-cristiano.
Nel giorno di Natale è scomparso il padre Romano Scalfi: a lui tanti devono molto per la conoscenza del cristianesimo dell’Europa Orientale, in particolare della Russia, che padre Scalfi ha contribuito a rendere «prossimo», soprattutto quando le ideologie moltiplicavano i muri per celare le ricchezze spirituali; con la sua vita, trascorsa in limpidezza evangelica, ha aperto tante «strade» e ha seminato tante «gemme» tra le quali un posto del tutto speciale è occupato da Russia Cristiana; per rendere omaggio alla sua figura e alla opera si è pensato di aprire Per una rassegna stampa sull’Ecumenismo con l’articolo Come un vero staretz di don Francesco Braschi, pubblicato su «L’Osservatore Romano». Qualche giorno fa ha lasciato questo mondo il pastore Remo Cristallo, presidente in carica della Federazione delle Chiese Pentecostali e fondatore del Movimento delle Chiese Cristiane Evangeliche Nuova Pentecoste; a lui, che ha dedicato tutta la sua vita all’annuncio della Parola di Dio, con passione travolgente, va un ricordo carico di stima evangelica per aver servito la Chiesa Una.
Questo numero di «Veritas in caritate» è stato chiuso nel giorno nel quale si è aperta la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che è ancora il momento nel quale appare con più evidenza quanto sia radicato e diffuso tra i cristiani di tradizioni diverse il desiderio di superare le divisioni per vivere insieme la gioia della luce di Cristo, Salvatore delle genti.
Riccardo Burigana

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